Oltre il 75% del patrimonio edilizio europeo è obsoleto, ma meno dell'1% viene rinnovato ogni anno.
‍Questo dato, uno dei tanti, delinea una grande opportunità di investimento e un'urgenza sociale fondamentale visto che solo in Italia, tra 10 anni, ci saranno 500.000 case in meno del necessario nonostante ci siano 10 milioni di case vuote.
La rigenerazione è vantaggiosa per tutti perché significa: più case disponibili, meno consumo di suolo, più aree verdi e meno sobborghi abbandonati.
La rigenerazione degli immobili, oltre a essere una pratica competitiva dal punto di vista economico rispetto alle nuove costruzioni, è anche la chiave per invertire la tendenza dal punto di vista dell'impatto ambientale. Promuovere il riutilizzo non è solo una scelta, è una necessità. Ci permette di mettere in pratica l'alternativa necessaria al disastroso consumo di suolo. Questo è il nostro dovere, il nostro impegno per la sostenibilità ambientale.

Contrastare il consumo di suolo e la dispersione di energia è un'azione cruciale per contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici. Da questo punto di vista, rigenerazione urbana assume un ruolo fondamentale come l'unica alternativa al modello obsoleto di pianificazione urbana espansiva, i cui effetti disastrosi, dovuti alla perdita dei servizi ecosistemici forniti dal suolo, sono resi evidenti da eventi climatici estremi sempre più frequenti. La rigenerazione su scala di una vasta area può contribuire alla lotta contro le fragilità sociali, economiche e demografiche dei territori metropolitani.